Vincenzo Frattini
Vincenzo Frattini
Pittura ovale
Nelle opere della serie “pittura ovale” l’intermezzo tra l’anello di colore esterno e la superficie interna è caratterizzato da sezioni di legno dipinto che combaciano perfettamente tra i due elementi. Queste sezioni sono dipinte con tinte forti per rilevare il passaggio da una situazione di caos esteriore a una condizione di silenzio e meditazione interiore. I contorni sono il preambolo di un passaggio nel mezzo della superficie centrale limpida e uniforme.
Pittura per sottrazione
Nel ciclo di opere che ho chiamato “Pittura per sottrazione” numerose stratificazioni di colore si offrono a una scalpellatura, che realizza variabili sottrazioni di materia: la luce, invadendo così nuovi spazi, rivela ulteriori immagini, caratterizzate da intense policromie. Le forme che emergono non sono dipinte nel senso classico, sono invece il risultato dei pieni e dei vuoti creati della scalpellatura. L’opera si caratterizza allora per una profondità reale, potremmo dire per una terza dimensione della pittura.
Short Bio:
Vincenzo Frattini, Salerno, 1978
Nel 2006 si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove frequenta il corso sperimentale Quartapittura coordinato dal maestro Ninì Sgambati. Durante gli anni di formazione, pur mantenendo un forte legame con la pittura, si apre anche ad altri linguaggi, avvicinandosi alle sperimentazioni video e ampliando così il proprio campo di ricerca. Già dal 2002 partecipa a mostre collettive e premi, iniziando a definire un percorso artistico personale. Nel 2003 il Museo d’Arte Ambientale di Giffoni Sei Casali acquisisce la sua scultura Il Raccoglitore di Lune, riconoscendo la qualità del suo lavoro in una fase ancora iniziale della carriera.
La sua pratica artistica si muove tra scultura, video e performance, pur trovando nella pittura il linguaggio privilegiato. Nelle sue opere, il dialogo tra cromia e forma diventa il filo conduttore di una ricerca che indaga lo scorrere della vita umana e le emozioni che essa genera. Negli ultimi anni la sua produzione si è orientata verso soluzioni formali che superano la concezione tradizionale del quadro, adottando strutture ovali che richiamano le forme naturali e suggeriscono un legame più diretto con la dimensione organica e vitale. Tra le esposizioni più recenti si ricordano Dio d’acqua presso il centro storico di Campagna (SA) e, nel 2023, lo Studio visit di Lorenzo Madaro per Panorama della Quadriennale di Roma. Attualmente vive e lavora tra Torino e Campagna (SA).