Project room
Pepa Prieto
Con CCA Andratx - Palma di Maiorca
Dal 30 ottobre al 20 dicembre 2025
Inaugurazione mercoledì 29 ottobre dalle 18 alle 21
Notte delle arti contemporanee - Sabato 1 novembre - ore 15 - 23
In occasione della settimana dell’arte torinese, ed insieme ad alcune gallerie TAG, ospiteremo una artista della galleria maiorchina CCA Andratx. Pepa Prieto è una delle voci più interessanti dell'arte contemporanea spagnola. Rinomata per la sua capacità di esplorare i legami tra astrazione e memoria, Prieto ha sviluppato un linguaggio visivo unico, che lei stessa definisce come “un processo di ricostruzione di frammenti”. Dal suo studio di New York, Prieto è riuscita a tessere una carriera caratterizzata da una costante ricerca di connessione e significato. Per lei, ogni quadro è un modo per ricostruire i propri ricordi e anche uno strumento terapeutico. Attraverso tratti gestuali e l'uso deliberato della vicinanza e della lontananza degli oggetti, Prieto cerca di riflettere il modo in cui il cervello conserva e trasforma i ricordi, con i loro vuoti e le loro incongruenze.
A prima vista il suo lavoro può sembrare un gioco con i concetti dell'astrazione, un esame più attento rivela il modo in cui utilizza il linguaggio della pittura per esplorare narrazioni personali. Ha scelto di costruire le composizioni come strumento di recupero, creando connessioni tra ricordi dandogli un significato attraverso il loro riallineamento visivo sulla tela. Ogni composizione racconta una nuova storia e lo spettatore è invitato a fare lo stesso, colmando le informazioni mancanti immaginando quali potrebbero essere gli oggetti o le forme e quale sia la loro relazione reciproca. In questo modo, i dipinti fungono da veicoli per il ricordo e la narrazione dello spettatore.
EN
As part of Turin Art Week, and together with other TAG galleries, we will be hosting an artist from the Majorcan gallery CCA Andratx. Pepa Prieto is one of the most interesting voices in contemporary Spanish art. Renowned for her ability to explore the links between abstraction and memory, Prieto has developed a unique visual language, which she herself defines as “a process of reconstructing fragments”. From her studio in New York, Prieto has managed to weave a career characterised by a constant search for connection and meaning. For her, each painting is a way to reconstruct her memories and also a therapeutic tool. Through gestural strokes and the deliberate use of proximity and distance between objects, Prieto seeks to reflect the way the brain stores and transforms memories, with their gaps and inconsistencies.
At first glance, her work may seem like a play on the concepts of abstraction, but closer examination reveals how she uses the language of painting to explore personal narratives. She has chosen to construct compositions as a tool for recovery, creating connections between memories and giving them meaning through their visual realignment on canvas. Each composition tells a new story, and the viewer is invited to do the same, filling in the missing information by imagining what the objects or shapes might be and how they relate to each other. In this way, the paintings serve as vehicles for the viewer's memory and storytelling.
Pepa Prieto - Granada (1973). Laureata in Belle Arti con specializzazione in pittura presso l'Università Complutense e successivamente al Central Saint Martins College di Londra, Pepa vive e lavora a New York e ha presentato mostre personali alla Bryce Wolkowitz (New York), alla Xippas Gallery di Ginevra, alla già citata Walter Maciel Gallery di Los Angeles, al CCA Andratx e alla Slowtrack Gallery di Madrid (ora Marta Moriarty), tra gli altri spazi. Le sue mostre collettive l'hanno portata, oltre che nelle sue gallerie abituali e ad Andratx, dove ha svolto due residenze (nel 2012 e nel 2016), in diverse sedi internazionali dell'Istituto Cervantes, al Museo di Storia di Saragozza, alla Biennale di Mykonos o al Torrance Art Museum californiano, tra gli altri spazi.